mercoledì 19 ottobre 2016

La Civiltà Romana sepolta tra la puzza di piscio





Cosa si direbbe se domani al Cairo chiudesse il Museo Egizio ? Probabilmente si leverebbe un coro d' indignazione non solo in Egitto ma anche qui da noi in Occidente e sarebbe cosa buona e giusta visto e considerato che la Civiltà Egizia è stata sicuramente una delle civiltà più importanti della storia; ebbene qui da noi a Roma (guarda caso...) c'era fino a tre anni fa il Museo della Civiltà Romana, un museo dedicato a quella che non solo come quella Egizia è stata una delle più importanti della storia ma è anche insieme alla Civiltà Greca quella che più ha influito su ciò che ora tutti noi occidentali siamo, ebbene questo museo oggi è chiuso tra una puzza di piscio che fa letteralmente vomitare ma quello che sconcerta ancora di più è che quasi nessuno dica nulla in proposito, pare che tutto ciò sia normale e forse lo è in un paese senza più identità e senza più orgoglio, siamo un paese di merda e forse è giusto che le nostre origini siano sepolte nella puzza di piscio.

Io però m' indigno lo stesso e spero che qualcuno tra chi ha potere faccia qualcosa per restituire a Roma questo Museo che ci parla del nostro glorioso passato e spero che qualcuno ci faccia sapere i nomi dei responsabili di questa chiusura almeno per non rischiare di votarli in qualche futura elezione.

martedì 14 giugno 2016

Il Nasone



Una semplice fontanella nata nel 1874 su volere dell' allora sindaco Pianciani è oggi forse l' elemento di arredo urbano più caratteristico di Roma; dal Labaro a Torre Angela, da Ostia a Primavalle fino ad arrivare ovviamente al centro storico, non c'è quartiere di Roma che non abbia questa caratteristica fontanella romana e penso che non ci sia un romano adulto che non abbia almeno una volta in vita sua bevuto da questa fontana.

Non so se il sindaco Pianciani o coloro che materialmente costruirono i primi "Nasoni" avrebbero mai immaginato che questa fontana sarebbe diventata così caratteristica; ritratta in decine e decine di film questa fontanella continua ancora oggi a dissetare vecchi e bambini, turisti e clochard nonché tantissimi i cani e gatti che abitano la nostra città.

Oggi i bambini vivono di più in casa, sono più protetti dai loro genitori i quali sono più attenti all' igiene eppure milioni di romani sono cresciuti bevendo l' ottima acqua che la nostra città ci offre e vi assicuro che il piacere di bere quell' acqua fresca dopo una partita di calcio non aveva paragoni; è paradossale vedere quest' acqua apprezzata dai turisti stranieri e disprezzata da noi autoctoni che gli preferiamo spesso acque in bottiglia provenienti alcune volte da fonti distanti centinaia di chilometri ma evidentemente anni di propaganda televisiva hanno prodotto i loro effetti.

Non è raro vedere Nasoni  malridotti, spesso gli viene rubato il "cappello", spesso lo scarico s' intasa,  spesso vengono sostituiti da carnascialesche "casette dell' acqua" eppure i nasoni resistono alla modernità e continuano a rimanere le fontanelle più celebri d' Italia, ma farle continuare a vivere dipende anche da ognuno di noi, dal nostro stile di vita e dalla conoscenza della nostra storia, piccola o grande che sia.


martedì 7 giugno 2016

L' identità urbana rubata


Vi è mai capitato di vedere un film e di capire subito che è stato girato a Roma anche se in quella particolare zona ripresa non ci siete mai stati e nemmeno l' avete mai vista in tv ? Si ? Bene, e vi siete mai chiesti come avete fatto a riconoscere Roma ? Probabilmente si e probabilmente vi sarete resi contro che vi è stato possibile riconoscerla da dei piccoli dettagli caratteristici della nostra città come ad esempio un sampietrino, un lampione, un autobus... oppure l' avete riconosciuta perché avete visto il famoso "nasone"; ebbene questi elementi che ho citato sono tutti elementi di arredo urbano che hanno caratterizzato per decenni la nostra città, ognuno di essi presi singolarmente hanno poco valore ma messi insieme danno alle città la loro identità urbana e cioè quella cosa che vi permette di riconoscere l' Urbe anche da un piccolissimo dettaglio nascosto dietro il protagonista del film.


E quando eravate bambini vi è mai capitato tornando da lungo viaggio di riconoscere la vostra città ben prima di arrivare nei vostri quartieri ? Avete provato anche voi quella piacevole "sensazione di casa" non appena si "annusava" il grande raccordo anulare ? Allora c'erano le targhe automobilistiche e quelle di Roma erano le uniche con il nome scritto per esteso ma spesso bastava scorgere un autobus dell' Atac o un cassonetto dell' attuale Ama per capire di essere tornati a casa, certo magari c'era una certa malinconia per le vacanze finite ma quegli elementi di arredo urbano ci ricordavano che Roma come una grande mamma era sempre li' ad aspettare il ritorno dei suoi figli; certamente anche oggi si possono vivere le stesse sensazioni ma Roma oggi è un po' cambiata e l' attacco graduale ma costante alle sue tradizioni sta mortificando la sua anima e la sta omologando al resto del mondo mentre la città dovrebbe restare unica ed inconfondibile anche nei suoi più piccoli dettagli.



Negli ultimi decenni molti elementi di arredo urbano sono stati messi sotto attacco da una classe politica e dirigenziale ignorante, pressapochista nonché spesso corrotta, i sampietrini ad esempio sono nel mirino da decenni, molti li vorrebbero togliere perché rovinano le macchine, altri perché sono pericolosi per le donne che camminano coi tacchi (l'ho sentita veramente), insomma una serie di motivi ridicoli che trovano però sponda verso politici barbari che hanno il solo obiettivo di raccogliere voti per continuare o iniziare la loro personale pappatoia, a quasi nessuno viene in mente di dire che l' unica cosa che stona nel centro di Roma sono le automobili (queste si che andrebbero abolite altro che gli storici sampietrini), purtroppo però gli automobilisti sono molti e votanti mentre quelli che amano Roma sono pochi e purtroppo i sampietrini non votano.



Insomma una politica miope e "benaltrista" ha fatto si che lentamente ma inesorabilmente in nome di un feticcio di modernità tante persone ritengano vecchi e superati elementi di arredo urbano caratteristici, unici e tradizionali che invece andrebbero difesi come i panda, a cominciare dallo storico sampietrino romano.

martedì 24 maggio 2016

Per un nuovo Rinascimento Romano




Roma deve cambiare, lo dicono i politici, lo dicono i giornalisti e lo dicono anche tanti cittadini esasperati dai disservizi e dai problemi che ogni giorno devono sopportare, sono lamentele e sfoghi comuni che certamente accomunano la maggioranza dei romani ed infatti ogni volta che si chiede alla gente quali siano i problemi della città le risposte sono sostanzialmente sempre le stesse e  cioè traffico, sporcizia, abusivismo e micro-criminalità su tutti, tuttavia è sulle "ricette" che le opinioni si fanno divergenti.

Negli ultimi anni (complice anche l'aumento dei viaggi di noi italiani in altre nazioni) molti cittadini romani pensano di poter applicare qui da noi quelle "terapie" che in altri paesi hanno già funzionato, in effetti su molti aspetti non si può dar loro torto, ad esempio per contrastare l' evasione del biglietto sulla metropolitana si potrebbero installare dei tornelli più efficaci cosi' come è stato già fatto da anni in molti paesi europei, non è una soluzione difficile, in questi casi basta semplicemente copiare da chi lo ha già fatto, ma copiare dagli altri paesi è sempre una cosa buona e giusta ? Io ritengo di no, io penso che ogni paese ed ogni città abbia delle caratteristiche uniche e che le "terapie" ai mali delle città vadano adottate tenendo in considerazione la storia, la geografia, l' arte e persino il clima dei luoghi da curare, non si può per fare prima curare una verruca amputando il piede colpito e non si può copiare acriticamente tutto perché: "...lo fanno in tutta l' Europa civile!", che ragionamento è? Siccome lo fanno gli altri lo debbo fare anch'io? Ricordo poi che molti  popoli dei cosidetti paesi civili si fanno ancora la pipi' addosso dall'emozione  quando vedono i loro re e le loro regine, ricordo che in questi paesi cosidetti civili ci sono dei tifosi di calcio di una violenza tale da far impallidire anche i nostri più accesi ultras e ricordo infine che in uno di questi paesi cosidetti civili  sono stati fondati partiti apertamente pro-pedofilia. 

Io posso quindi copiare una cosa se quella cosa è giusta ma non "perché la fanno tutti i paesi civili!", vi assicuro che non è ovvio ciò che scrivo poiché questo copiare acriticamente tutto ciò che viene dall'estero sta aumentando in modo esponenziale anche tra le gente comune, ad esempio non è affatto un caso l' aumento dei nomi stranieri dati a bambini italiani, è come se  ci vergognassimo della nostra storia subendo una sudditanza cultural-sociologica tipica proprio di quei provinciali che paradossalmente vorremmo non essere quando diamo un nome esotico ai bambini.

Per cambiare, anzi per migliorare non dobbiamo snaturare noi stessi scimmiottando gli altri o annullare la nostra identità ma dobbiamo semplicemente riappropriarci della nostra grandissima storia e valorizzare ciò che abbiamo di unico e di caratteristico nella nostra bellissima città, questo è ciò che fecero i grandi Papi del Rinascimento come Sisto IV e Giulio II, chiamarono a Roma i più grandi artisti del loro tempo e  fecero rinascere l' Urbe traendo ispirazione da un unico e glorioso passato.

Roma non è  Disneyland, Roma è Roma, va certamente migliorata ma mai violentata e snaturata.